Notizie di politica nelle Marche
Denunciato un operaio senegalese. Si è appropriato per dieci anni della pensione di invalidità del cugino e aveva trasferito una parte del denaro in Senegal. Finisce con una denuncia l'operazione svolta dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Camerino, comandati dal capitano Alessandro Tomei.
Nel 2009 un cittadino senegalese rimase vittima di un gravissimo infortunio sul lavoro a seguito del quale gli venne riconosciuto il diritto alla percezione di un'importante pensione di invalidità. Purtroppo il soggetto, per il suo stato di inabilità e incapacità, è stato affidato al cugino che ha assunto anche il ruolo di curatore legale. Era l'unico parente in Italia. Costui però, per 10 anni, si è indebitamente intascato il denaro della pensione per oltre 790mila euro. Le fiamme gialle di Camerino hanno scoperto che una parte di questa somma, circa 230mila euro, era stata trasferita in Senegal tramite i circuiti di money transfer e là pare sia stata usata per attività imprenditoriali e commerciali personali del soggetto denunciato. L'accusa per lui è di truffa, circonvenzione di incapace e autoriciclaggio. Su richiesta del Procuratore di Macerata, il G.I.P. ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, in esecuzione del quale i militari della Tenenza hanno sottoposto alla misura cautelare reale un immobile sito in Tolentino del valore di 113mila euro e consistenze finanziarie per circa 10mila euro, il tutto nella completa disponibilità del senegalese.  
Gaia Gennaretti



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Mercoledì, 08 Aprile 2020 10:19

Per Pasqua doni ai nonnini della Lazzarelli

La comunità si è stretta intorno alla casa di riposo di San Severino sin dai primi giorni di emergenza sanitaria. Tante le iniziative di solidarietà, fra raccolte fondi, pacchi di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale e, nella giornata di ieri, anche tre televisori. Quest'ultimo gesto di vicinanza ai nonnini della Lazzarelli è arrivato da Giorgio Zaganelli, imprenditore settempedano, in qualità di procuratore dell'eredità di Sigefrido Marinelli per le famiglie Zaganelli-Falcioni. Per effettuare l'acquisto dei tre televisori (e anche di uno spremi agrumi) è stata utilizzata anche una parte dei proventi delle offerte ricevute durante le esequie del defunto Marinelli. Già all'epoca gli eredi avevano manifestato l'intenzione di devolvere la somma alla casa di riposo della città, e questo periodo è sembrato propizio per mettere in pratica questo desiderio. In questo modo i nonnini e le nonnine, avranno la possibilità di assistere in TV la messa Pasquale e avere momenti di svago.

Giorgio Zaganelli
g.g.


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Mercoledì, 08 Aprile 2020 09:55

Patassini: "Tutelare i medici di base"

Riguarda i medici di base il principale appello del deputato della Lega, Tullio Patassini, in questo momento di emergenza da Covid 19: "Abbiamo la preoccupazione - dice - che chi è in linea a combattere il virus, come i medici di base, non siaadeguatamente protetto e tutelato.
E' fondamentale - spiega - mettere anche i medici di base nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza prevenendo situazioni di contagio. Non ci dimentichiamo che sono stati loro, anche in tempi non sospetti, a muoversi per andare nelle case dei loro pazienti, soprattutto anziani e più deboli, anche in tempi non sospetti, per controllare una tosse o una febbre strana".
Co l'invito a restare a casa, l'attenzione dell'onorevole Patassini si sposta sui lavoratori della sanità e dell'agroalimentare: "Abbiamo bisogno di restare a casa - raccomanda - . E' importante, in questo momento, essere separati ma vicini per ripartire. Non possiamo permetterci di essere potenziali veicoli per il contagio.
In questo modo saremo d'aiuto ai medici, al personale sanitario, agli operatori, agli inservienti che lavorano negli ospedali.
Devo dire - conclude - che un forte ringraziamento va anche chi lavora nel settore agroalimentare e che riesce a mantenere le adeguate forniture e scorte sulle nostre tavole".

GS
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Quattro aziende controllate dai Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro e del Comando Provinciale di Macerata. Tre sono risultate inadempienti alle norme in materia di contenimento del virus nei luoghi di lavoro. Non solo controlli su strada, dunque, ma anche nelle aziende: l'attività in essere, coordinata nell’ambito delle rispettive competenze dal Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, e dal procuratore capo Giovanni Giorgio, ha l'obiettivo di verificare che i lavoratori svolgano le loro mansioni nel rispetto e nelle garanzie previste dai decreti ministeriali per la gestione dell’emergenza epidemiologica. Le aziende controllate, dei settori agricolo e edile, impiegavano manodopera priva di dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti contagio, avvalendosi anche di personale non in regola, in nero e privo di sorveglianza sanitaria obbligatoria.

Trenta i lavoratori identificati nel corso delle ispezioni, esposti a un concreto rischio biologico.
g.g.


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Arrivate a Camerino le 5000 mascherine donate dalla Contea cinese di Taicang. E' stato Dario Marcolini ,vicepresidente dell’agenzia ViaSoccer che si è occupata della donazione e dell’interscambio culturale tra la città e Taicang, a consegnarle in comune al sindaco di Camerino Sandro Sborgia e al consigliere Riccardo Pennesi che ha fatto da intermediario.
A nome di tutta la cittadinanza, parole di ringraziamento sono state espresse dal sindaco, il quale ha esteso i suoi sentimenti di gratitudine alla presidente dell'agenzia ViaSoccer Sue X. Su, attualmente in America.

" Grazie al loro aiuto e alla loro disponibilità - afferma il consigliere Riccardo Pennesi- ci sono state donate ben 5000 mascherine, arrivate direttamente dalla Cina e dalla Contea di Taicang. Il viaggio è stato abbastanza travagliato dato che, a causa della pandemia, i voli Cargo sono abbastanza limitati. Ma stamattina sono arrivate a destinazione - continua Pennesi- e non possiamo far altro che esprimere il più sincero ringraziamento per questa graditissima operazione. Ora, attraverso i volontari della  Protezione Civile e della Croce Rossa, potranno essere  distribuite a tutti i cittadini di Camerino, agli uffici comunali e anche alle forze di Polizia locale, per le quali questo tipo di dotazione è essenziale per lo svolgimento in sicurezza del loro servizio . Nel contempo- aggiunge il consigliere- torniamo a raccomandare alle persone l'importanza di continuare a rispettare tutte le regole del decreto. Sappiamo della difficoltà che molti ci hanno rappresentata di trovare questi dispositivi di protezione individuale e ci auguriamo di poterne ricevere altri in futuro mentre ci impegneremo anche per  individuare dei possibili canali d'acquisto. La donazione che è giunta quest'oggi, è servita anche a rifornire di mascherine la Casa di riposo di Camerino dato il disagio incontrato in questi giorni per illoro reperimento. Sappiamo bene qual è la situazione di fragilità delle residenze per anziani in tutta Italia per cui- conclude Pennesi- l'augurio è che anche questo piccolo aiuto possa servire ad evitare le possibilità di contagi all'interno della struttura. Intanto, continuiamo a lavorare e, nel giro di una decina di giorni, contiamo di riuscire a distribuire le mascherine anche all'intera popolazione camerte" 
C.C.
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"Diciamo a tutti di non scoraggiarsi perché Dio è con noi, e saprà fare qualcosa di bello anche da questa brutta situazione". E' il messaggio di speranza delle Sorelle Missionarie dell'Amore di Cristo, di San Severino. Fra le preghiere e il silenzio, hanno trovato una nuova missione in questi giorni di emergenza sanitaria: cucire quante più mascherine possibili. Una è stata donata al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, con tre scampoli di color verde, bianco e rosso, come il tricolore italiano. Si fermano solo alle 17 per recitare il rosario che viene diffuso ai fedeli da potenti altoparlanti del santuario della Madonna dei Lumi e viene ascoltato così da tantissimi settempedani. La preghiera, ogni giorno, si fa viva anche quando sono impegnate con quella che per loro è sempre più una missione: produrre sempre più mascherine “perché là fuori ce n’è tanto bisogno”, dice la madre superiora, suor Nanda Giamberardini. Potrebbero farne anche di più, ma purtroppo hanno solo una macchina da cucire.
"Stiamo vivendo questa settimana nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro. Alle 17 recitiamo il rosario e per il resto, cuciamo le mascherine. Purtroppo non possiamo farne tante perché la macchina da cucire è una e anzi, se ci fosse qualcuno generoso che ce ne voglia donare un'altra, ne saremmo molto felici. Abbiamo le richieste ma purtroppo con una sola macchina da cucire non riusciamo a farne più di tante al giorno".
In totale ne hanno realizzate circa 400, una media di 60 al giorno, e non solo per la comunità settempedana: sono state spedite anche a Roma, a Belluno, a Palermo e Torino. Lavoriamo per farci trovare pronte - aggiunge suor Nanda -. Ci lavoriamo in quattro o cinque: una suora taglia, una cuce, una fa le piegoline e poi le puliamo e le stiriamo. Si possono riutilizzare, dopo averle lavate, perché sono di puro cotone”.
La settimana in corso è di certo particolare, e non è facile vivere questo momento dell'anno, per un fedele, in questa condizione di isolamento forzato. Le Sorelle, da parte loro, hanno pensato di riflettere a partire dalla Passione raccontata sul Vangelo: "Ognuna di noi ha preso un personaggio, lo contempla e prega attraverso di esso. Ciò che ci sentiamo di dire alla comunità - prosegue la madre superiora - è di non scoraggiarsi, Dio non ci lascia, sentirà certamente il grido di chi chiede aiuto, di chi chiede la fine di questo virus. È strano vivere il Triduo pasquale senza partecipare ma se ci mettiamo con l’animo a disposizione di Dio, di sicuro ci aiuterà. Viviamo questo momento come digiuno eucaristico, il Signore sa far nascere cose buone anche da quelle cattive, a partire dal cambiamento del nostro cuore, della nostra volontà e dell’attaccamento a lui. Facciamo tanti auguri a tutta la gente che leggerà questo messaggio per una Santa Pasqua, nonostante tutto".
Le mascherine delle suore Smac non sono presidi sanitari veri e propri ma sono “mascherine solidali” indispensabili per affrontare l’emergenza.  Per averle basta un’offerta. Chi fosse interessato può prenotarle chiamando lo 0733 638810, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16.
Gaia Gennaretti




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Martedì, 07 Aprile 2020 15:10

"Eroi in prima linea", l'unione fa la forza

Contro il Coronavirus l'unione fa la forza. Così un gruppo di studenti Unicam, frequentanti il corso "Business Angels & Crowdfunding" e guidati dal professor Filippo Cossetti, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. A spiegare in concreto l'iniziativa è Mara Checchia. "Siamo un gruppo di 49 persone - le sue parole - e, visto il periodo particolare causato dal Covid 19, abbiamo chiesto di poter fare la nostra campagna di Crowdfunding (finanziamento collettivo ndr) in favore di quelli che attualmente sono gli eroi che combattono in prima linea, vale a dire gli operatori sanitari. L'università ci ha dato il via libera e così abbiamo iniziato la nostra campagna denominata "Eroi in prima linea", che si trova nel sito Eppela. Una campagna a favore di Croce Rossa, Anpas, Ordine dei medici e degli infermieri della regione Marche. I fondi raccolti, dunque, saranno devoluti a tali associazioni che poi li utilizzeranno per l'acquisto dei materiali necessari".

Coloro che volessero contribuire non dovranno far altro che accedere al sito https://www.eppela.com/it/projects/27324-eroi-in-prima-linea, cliccare su Eroi in prima linea per trovare tutte le informazioni sulla campagna e dare il proprio contributo.

f.u.


eroi
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Messaggio dell'Arcivescovo Francesco Massara dell'Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche e Amministratore della diocesi di Fabriano - Matelica.
Presenti alcuni disegni del concorso diocesano CoronArt.

Voce narrante Paolo Notari.
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Oltre 26 milioni di euro ai piccoli comuni per opere immediatamente cantierabili.  Rimborso ai comuni dei mancati incassi della Tari e  chiusura di 22 progetti finanziati con gli sms solidali. Il Commissario Straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha firmato oggi i due decreti. Dopo lo sblocco delle anticipazioni ai professionisti e il pagamento dei lavori fatti dalle imprese nei cantieri sospesi a causa del Coronavirus, nuovi fondi  dunque in arrivo  per i comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016-2017.  Le risorse disponibili che ammontano a 26, 8 milioni di euro e che derivano dal decreto 123 dello scorso anno, sono destinate ai Comuni fino a 30 mila abitanti per un importo massimo di 200 mila euro ciascuno.
In una lettera inviata oggi ai Sindaci il commmissario ha scritto che potranno essere destinate “sia a nuove opere urgenti e facilmente cantierabili, che al completamento di interventi programmati o in corso di realizzazione, per la parte eventualmente non coperta da precedenti stanziamenti”.
Potranno essere ammessi, anche “investimenti materiali finalizzati al contrasto dell’emergenza sanitaria in corso”. L’accelerazione delle opere nei piccoli comuni fa parte del pacchetto di misure predisposto per far fronte all’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi sono stati trasferiti i primi 50 milioni di euro agli Usr per il pagamento del 50% delle parcelle ai professionisti che hanno già presentato i progetti di ricostruzione;  avviato anche il pagamento dei lavori eseguiti dalle imprese nei cantieri fino alla sospensione delle attività. Quanto ai 22 progetti realizzati con Sms vi sono ricompresi tra gli altri l’adeguamento delle elisuperfici di soccorso a Belforte, Castelraimondo, Cingoli e Fiuminata, il centro polivalente a Caldarola, una palestra a Camerino.
Legnini che si è attivato a seguito delle preoccupazioni segnalate da sindaci e da cittadini, contattata la Protezione Civile ha ricevuto la rassicurazione che sarà modificata l’Ordinanza 614 del 2019 che stabilisce il nuovo regime del Cas, contributo di autonoma sistemazione che ad oggi riguarda  ancora circa 30 mila sfollati. La Protezione Civile ha preannunciato al Commissario appunto l’intenzione di modificare l’Ordinanza, prevedendo che il Cas continui ad essere erogato anche a chi avesse trasferito la residenza o il domicilio fuori Regione, purché nell’ambito delle quattro del cratere sismico.
C.C.
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L’accordo stipulato tra l’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane risale a ieri. Si tratta di una convenzione a livello nazionale grazie alla quale tutti i cittadini over 75 che ricevono le pensioni negli uffici postali e le ritirano in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro a casa loro, delegando al ritiro i Carabinieri.
Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione; abbiano un libretto o un conto postale; a quelli che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.
Questo accordo va nella direzione di limitare spostamenti fisici e assembramenti specie per i soggetti più a rischio come gli anziani. Inoltre, l’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari da reati a loro danno quali truffe, rapine e scippi.

Come funziona? I Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. 
Gli interessati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste oppure chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni. 

“La collaborazione - si legge in una nota - è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. L’Arma e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19”. 

G.G.
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