Svolta decisiva per la casa di riposo “Lazzarelli” a San Severino Marche. È arrivata, infatti, la firma dell’ordinanza speciale in deroga da parte del commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli. Tredici milioni e seicentomila euro: questo l’ammontare degli stanziamenti disposti dalla struttura commissariale, che ha così posto fine alla querelle che aveva animato la politica cittadina per diversi mesi. Alla fine la casa di riposo verrà delocalizzata in un’area che dovrà essere acquisita dal comune settempedano con fondi propri.
Una soluzione apprezzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosa Piermattei, che ha infatti fatto sapere di aver già avviato le pratiche per l’acquisizione dell’ex area circhi nel rione Settempeda, individuata come nuova sede. Il comune, inoltre, sarà anche soggetto attuatore dell’opera. Nelle motivazioni dietro alla scelta della delocalizzazione - approvata anche dallo stesso commissario Castelli - ci sono le possibili complicazioni che sarebbero sorte in caso di demolizione e ricostruzione. In caso di ricostruzione in loco della casa di riposo, infatti, i timori riguardavano la sistemazione degli ospiti durante i lavori e la maggiore spesa da sostenere per il noleggio di moduli prefabbricati. Oltre a questo anche le questioni riguardo l’impatto ambientale e la sicurezza antisismica: una nuova struttura permetterà una maggiore efficienza energetica e un maggiore indice di sicurezza contro eventuali eventi sismici futuri. Via libera dunque alle pratiche per l’acquisto del terreno destinato ad ospitare il nuovo edificio. Per quanto riguarda invece il destino dell’attuale complesso edilizio che ospita la casa di riposo, questo sarà in parte demolito. Sorte diversa per gli edifici tutelati come l’ex ospedale, il lazzaretto e la chiesa di San Francesco di Paola che saranno invece preservati.
Soddisfazione per l’amministrazione comunale. Il sindaco Rosa Piermattei, in una nota, ha rimarcato la posizione prioritaria che la casa di riposo riveste in questo suo secondo mandato. «Mi sento in dovere di ringraziare il commissario Castelli - commenta -, per l’attenzione dimostrata e per la comprensione del problema della nostra azienda pubblica di servizi alla persona, dando la priorità massima all’intervento. La struttura da realizzare sarà chiamata ad assolvere davvero una funzione determinante per il nostro territorio. Ora dobbiamo andare spediti verso la progettazione dell’opera e l’avvio dei lavori».
Una soluzione apprezzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosa Piermattei, che ha infatti fatto sapere di aver già avviato le pratiche per l’acquisizione dell’ex area circhi nel rione Settempeda, individuata come nuova sede. Il comune, inoltre, sarà anche soggetto attuatore dell’opera. Nelle motivazioni dietro alla scelta della delocalizzazione - approvata anche dallo stesso commissario Castelli - ci sono le possibili complicazioni che sarebbero sorte in caso di demolizione e ricostruzione. In caso di ricostruzione in loco della casa di riposo, infatti, i timori riguardavano la sistemazione degli ospiti durante i lavori e la maggiore spesa da sostenere per il noleggio di moduli prefabbricati. Oltre a questo anche le questioni riguardo l’impatto ambientale e la sicurezza antisismica: una nuova struttura permetterà una maggiore efficienza energetica e un maggiore indice di sicurezza contro eventuali eventi sismici futuri. Via libera dunque alle pratiche per l’acquisto del terreno destinato ad ospitare il nuovo edificio. Per quanto riguarda invece il destino dell’attuale complesso edilizio che ospita la casa di riposo, questo sarà in parte demolito. Sorte diversa per gli edifici tutelati come l’ex ospedale, il lazzaretto e la chiesa di San Francesco di Paola che saranno invece preservati.
Soddisfazione per l’amministrazione comunale. Il sindaco Rosa Piermattei, in una nota, ha rimarcato la posizione prioritaria che la casa di riposo riveste in questo suo secondo mandato. «Mi sento in dovere di ringraziare il commissario Castelli - commenta -, per l’attenzione dimostrata e per la comprensione del problema della nostra azienda pubblica di servizi alla persona, dando la priorità massima all’intervento. La struttura da realizzare sarà chiamata ad assolvere davvero una funzione determinante per il nostro territorio. Ora dobbiamo andare spediti verso la progettazione dell’opera e l’avvio dei lavori».
Anno nuovo, vecchie schermaglie. La discussione politica tra l'amministrazione Piermattei e le minoranze si arricchisce di un nuovo capitolo. A stimolare il gruppo di opposizione “Insieme per San Severino” guidato da Tarcisio Antognozzi è l’alienazione di un’area del patrimonio comunale che la giunta Piermattei avrebbe deciso di cedere. Dai fondi derivati dalla vendita l’amministrazione ha programmato la realizzazione di un nuovo spazio di sosta per auto e per camper. Fin qui nulla di straordinario, eccezione fatta per quella che dovrebbe essere l’area di cui il comune ha deciso di privarsi. Stando alle parole della minoranza, infatti, la zona che il comune di San Severino è pronto a cedere è quella che ospita attualmente l’Ufficio manutenzioni comunale, il suo deposito di mezzi e la sede della Protezione civile. Da qui il cortocircuito denunciato dal gruppo consiliare guidato da Antognozzi.
Nel consiglio comunale del 26 gennaio 2022, infatti, la giunta aveva sottolineato come il sito di via Varsavia, proprio quello che ospita l’Ufficio manutenzioni e la Protezione civile, fosse stato individuato come nuova sede del palazzo comunale “strategico”. Questo distaccamento del municipio sarebbe quello destinato ad ospitare gli uffici che devono necessariamente restare operativi anche in caso di calamità. Uffici che non potrebbero essere ospitati in un edificio la cui efficienza antisismica non sia del 100 percento: da qui l’esigenza di realizzare un municipio ad hoc, distaccato dalla sede di piazza del Popolo.
Su questo si concentra la nota diramata dai consiglieri di “Insieme per San Severino”. «Lo scorso 30 dicembre scopriamo che l'amministrazione intende alienare l'area che attualmente ospita gli edifici dell'area manutenzione e la sede della Protezione Civile, in via Varsavia - dicono -. Ci siamo chiesti e vi chiederete: per farci cosa? La risposta è in poche righe ben nascoste in un documento di 155 pagine. “Realizzazione nuovi parcheggi ed area sosta camper mediante acquisto di aree a tal fine destinate finanziato da fondi derivanti dall’alienazione dell’area manutenzioni o avanzo di amministrazione”. A questo punto dove sarà costruita la nuova sede comunale con funzioni strategiche? Il sindaco e la giunta non rispondono: affermano di volerlo costruire in un'area, poi vendono quell'area e non dicono dove sposteranno l'edificio stesso. Anche sul futuro dell'ufficio manutenzioni e dei capannoni contenenti macchinari e attrezzature registriamo uno sprezzante silenzio - rilanciano -. Le opzioni sono due: o il sindaco e la giunta non hanno idea di come ridisegnare la città o intendono lasciare il consiglio comunale e i cittadini all'oscuro delle manovre, agendo a fari spenti. In ogni caso non siamo d’accordo con questo modo di fare politica».
Nel consiglio comunale del 26 gennaio 2022, infatti, la giunta aveva sottolineato come il sito di via Varsavia, proprio quello che ospita l’Ufficio manutenzioni e la Protezione civile, fosse stato individuato come nuova sede del palazzo comunale “strategico”. Questo distaccamento del municipio sarebbe quello destinato ad ospitare gli uffici che devono necessariamente restare operativi anche in caso di calamità. Uffici che non potrebbero essere ospitati in un edificio la cui efficienza antisismica non sia del 100 percento: da qui l’esigenza di realizzare un municipio ad hoc, distaccato dalla sede di piazza del Popolo.
Su questo si concentra la nota diramata dai consiglieri di “Insieme per San Severino”. «Lo scorso 30 dicembre scopriamo che l'amministrazione intende alienare l'area che attualmente ospita gli edifici dell'area manutenzione e la sede della Protezione Civile, in via Varsavia - dicono -. Ci siamo chiesti e vi chiederete: per farci cosa? La risposta è in poche righe ben nascoste in un documento di 155 pagine. “Realizzazione nuovi parcheggi ed area sosta camper mediante acquisto di aree a tal fine destinate finanziato da fondi derivanti dall’alienazione dell’area manutenzioni o avanzo di amministrazione”. A questo punto dove sarà costruita la nuova sede comunale con funzioni strategiche? Il sindaco e la giunta non rispondono: affermano di volerlo costruire in un'area, poi vendono quell'area e non dicono dove sposteranno l'edificio stesso. Anche sul futuro dell'ufficio manutenzioni e dei capannoni contenenti macchinari e attrezzature registriamo uno sprezzante silenzio - rilanciano -. Le opzioni sono due: o il sindaco e la giunta non hanno idea di come ridisegnare la città o intendono lasciare il consiglio comunale e i cittadini all'oscuro delle manovre, agendo a fari spenti. In ogni caso non siamo d’accordo con questo modo di fare politica».
Procede l’iter per la progettazione dell’intervalliva San Severino Marche – Tolentino, collegamento viario atteso da tantissimi anni per unire la vallata del Potenza a quella del Chienti e viceversa.
L’argomento è stato trattato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha aggiornato l’Assise spiegando: “La società Quadrilatero ha concluso le indagini preliminari e sta procedendo all’affidamento dell’incarico per la progettazione definitiva che dovrà essere assegnato e sottoscritto entro metà del prossimo mese.
Per la redazione del progetto preliminare, saranno concessi 120 giorni, quindi dovrà essere consegnato alla fine del mese di aprile.
Successivamente alla presentazione, il progetto dovrà essere sottoposto alla fase di verifica e validazione che dovrà essere conclusa presumibilmente entro due mesi.
A validazione effettuata – ha poi concluso la Piermattei - il progetto sarà sottoposto al vaglio del Cipes per l’approvazione definitiva e l’acquisizione della completa copertura finanziaria dell’opera”.
L’argomento è stato trattato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha aggiornato l’Assise spiegando: “La società Quadrilatero ha concluso le indagini preliminari e sta procedendo all’affidamento dell’incarico per la progettazione definitiva che dovrà essere assegnato e sottoscritto entro metà del prossimo mese.
Per la redazione del progetto preliminare, saranno concessi 120 giorni, quindi dovrà essere consegnato alla fine del mese di aprile.
Successivamente alla presentazione, il progetto dovrà essere sottoposto alla fase di verifica e validazione che dovrà essere conclusa presumibilmente entro due mesi.
A validazione effettuata – ha poi concluso la Piermattei - il progetto sarà sottoposto al vaglio del Cipes per l’approvazione definitiva e l’acquisizione della completa copertura finanziaria dell’opera”.
A San Severino si torna a parlare della costruzione della nuova casa di riposo, dopo l'incontro avvenuto il mese scorso tra il sindaco Rosa Piermattei e il Commissario staordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Un argomento che sollecita l'intervento dei gruppi della minoranza consiliare "Insieme per San Severino" e "Sasn Severino Futura", più volte intervenuti per sollecitare l'amministrazione a cercare a soluzioni più condivise possibile.
"La struttura commissariale ha posto tempi molto stretti per prendere decisioni e l'amministrazione è al lavoro per arrivare in tempi brevi ad una conclusione - si legge in una nota a firma dei consiglieri di minoranza - Rivolgiamo un appello accorato al sindaco perché il futuro della Casa di riposo si sviluppi seguendo due direttrici fondamentali: la preferenza per costruire un nuovo edificio anziché ristrutturare l'esistente e la collocazione della struttura nel centro urbano, anziché in aperta campagna. Una struttura nuova potrà essere antisismica e sostenibile, progettata perché ogni spazio sia a misura degli ospiti anziani e delle loro particolari esigenze. Una struttura posta in uno dei quartieri residenziali permetterà agli ospiti della Casa di Riposo e della RSA che godono di autonomia di movimento di uscire e raggiungere a piedi facilmente tutti i servizi offerti dalla città, come, ad esempio, il bar, la chiesa, i giardini pubblici, l'edicola, i negozi ecc. L'ipotesi ventilata, che vedrebbe la casa di riposo costruita in campagna, fuori dal centro cittadino, obbligherebbe gli ospiti ad un isolamento deleterio per il loro benessere psicologico. In questo particolare caso il vantaggio economico non può essere il primo criterio di scelta di un sito; occorre coraggio per prendere decisioni difficili e anche il tempo giusto per farlo con serenità oculatezza. Noi, consiglieri di minoranza, ci dichiariamo disponibili a sostenere l'amministrazione anche in decisioni difficili come quelle che riguardano la vendita di parte del patrimonio oppure un impegno finanziario a medio e lungo termine. Lo facciamo perché è il tempo della responsabilità e della lungimiranza. Ci auguriamo che la grande opportunità di costruire un'opera fondamentale per la città non sia sprecata per la fretta, per superficialità o per mancanza di visione.
Vanno avanti a grandi passi i lavori di ristrutturazione del municipio a San Severino Marche. Il palazzo comunale, danneggiato dalle scosse del sisma 2016, è da diversi mesi oggetto di lavori di messa in sicurezza e di efficientamento sismico. Non solo: oltre alle opere strettamente legate alla stabilità delle struttura, i lavori hanno riguardato anche il recupero artistico delle sale del piano nobile, tra cui quella che ospita le sedute del consiglio comunale.
Il trasferimento degli uffici e dell’assise cittadina ha permesso quindi a diversi restauratori, accreditati dalla Soprintendenza dei beni culturali, di occuparsi del restauro dei decori realizzati nel 1884 dal pittore di scuola perugina Mariano Piervittori.
Un grande trompe l’oeil che simula un loggiato affacciato su piazza del Popolo e due raffigurazioni dell’anatomista Bartolomeo Eustachio e del matematico e astronomo Eustachio Divini. Sono queste le opere che, una volta ultimati tutti i lavori, potranno tornare a disposizione della cittadinanza. A destare particolare attenzione è proprio la raffigurazione di Eustachio Divini. Nell’opera del Piervittori, l’astronomo seicentesco viene ripreso mentre descrive un cannocchiale da lui realizzato al Granduca di Toscana Ferdinando II De Medici. Un dipinto studiato in questi giorni dagli studenti dell’istituto tecnico tecnologico che porta proprio il suo nome. Gli alunni dell’istituto “Divini” hanno scattato foto e girato video per lavorare a una riproduzione di tre metri di lunghezza e due di altezza, destinata a decorare l’ingresso o l’aula magna della scuola in fase di realizzazione.
Opere di restauro artistico che non finiscono qui. Sempre al piano nobile del municipio, infatti, i restauratori stanno lavorando al recupero della sala degli stemmi, decorata nel 1824 da Raffaele Fogliardi. Qui sono custodite le raffigurazioni dei simboli delle famiglie nobili settempedane.
È in questo contesto che, nel frattempo, avanza il cantiere vero e proprio dell’edificio. «Le opere strutturali – fa sapere il comune – sono in fase avanzata e ora si lavora all’impiantistica. I ritardi dovuti alla pandemia da Covid19 e l’impennata dei prezzi dei materiali hanno dilatato le tempistiche, ma nel giro dei prossimi mesi i lavori saranno ultimati». Il palazzo, i cui lavori sono iniziati nello scorso gennaio, sarà nuovamente aperto e tornerà quindi ad ospitare gli uffici di rappresentanza, compreso l’ufficio del sindaco e la sala della giunta. Gli uffici strategici (ufficio anagrafe, ufficio tecnico e polizia municipale, ndr) saranno invece ospitati nelle stanze del nuovo palazzo comunale, destinato a sorgere nella zona che ospita la sede della croce rossa cittadina. Per legge, infatti, questi uffici devono essere allestiti in edifici dalla massima efficienza antisismica, in modo da rimanere operativi anche in caso di calamità o di stato di emergenza. Caratteristiche che un palazzo storico non potrebbe invece garantire.
Il trasferimento degli uffici e dell’assise cittadina ha permesso quindi a diversi restauratori, accreditati dalla Soprintendenza dei beni culturali, di occuparsi del restauro dei decori realizzati nel 1884 dal pittore di scuola perugina Mariano Piervittori.
Un grande trompe l’oeil che simula un loggiato affacciato su piazza del Popolo e due raffigurazioni dell’anatomista Bartolomeo Eustachio e del matematico e astronomo Eustachio Divini. Sono queste le opere che, una volta ultimati tutti i lavori, potranno tornare a disposizione della cittadinanza. A destare particolare attenzione è proprio la raffigurazione di Eustachio Divini. Nell’opera del Piervittori, l’astronomo seicentesco viene ripreso mentre descrive un cannocchiale da lui realizzato al Granduca di Toscana Ferdinando II De Medici. Un dipinto studiato in questi giorni dagli studenti dell’istituto tecnico tecnologico che porta proprio il suo nome. Gli alunni dell’istituto “Divini” hanno scattato foto e girato video per lavorare a una riproduzione di tre metri di lunghezza e due di altezza, destinata a decorare l’ingresso o l’aula magna della scuola in fase di realizzazione.
Opere di restauro artistico che non finiscono qui. Sempre al piano nobile del municipio, infatti, i restauratori stanno lavorando al recupero della sala degli stemmi, decorata nel 1824 da Raffaele Fogliardi. Qui sono custodite le raffigurazioni dei simboli delle famiglie nobili settempedane.
È in questo contesto che, nel frattempo, avanza il cantiere vero e proprio dell’edificio. «Le opere strutturali – fa sapere il comune – sono in fase avanzata e ora si lavora all’impiantistica. I ritardi dovuti alla pandemia da Covid19 e l’impennata dei prezzi dei materiali hanno dilatato le tempistiche, ma nel giro dei prossimi mesi i lavori saranno ultimati». Il palazzo, i cui lavori sono iniziati nello scorso gennaio, sarà nuovamente aperto e tornerà quindi ad ospitare gli uffici di rappresentanza, compreso l’ufficio del sindaco e la sala della giunta. Gli uffici strategici (ufficio anagrafe, ufficio tecnico e polizia municipale, ndr) saranno invece ospitati nelle stanze del nuovo palazzo comunale, destinato a sorgere nella zona che ospita la sede della croce rossa cittadina. Per legge, infatti, questi uffici devono essere allestiti in edifici dalla massima efficienza antisismica, in modo da rimanere operativi anche in caso di calamità o di stato di emergenza. Caratteristiche che un palazzo storico non potrebbe invece garantire.
San Severino Medaglia d'oro al merito civile. Lunedì 28 novembre la cerimonia al teatro Feronia
15 Nov 2022
Una cerimonia al teatro Feronia per celebrare la medaglia d’oro al merito civile. San Severino Marche è ormai pronta a festeggiare il conferimento dell’onorificenza, attesa per quasi ottant’anni. È la prima città delle Marche a riceverla.
«Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche». Queste le ragioni dietro al decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, lo scorso 20 aprile, ha accettato la proposta della città. Una notizia che il sindaco Rosa Piermattei aveva comunicato all’assise comunale nel corso della seduta del 29 aprile.
Sarà il prefetto Flavio Ferdani, insieme al sindaco Piermattei, il prossimo 28 novembre, a presiedere una cerimonia fortemente voluta dal comune, dalla stessa Prefettura e dall’Anpi, sezione “Capitano Salvatore Valerio”. Attesa la presenza delle massime cariche regionali, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni e delle scuole cittadine.
«Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche». Queste le ragioni dietro al decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, lo scorso 20 aprile, ha accettato la proposta della città. Una notizia che il sindaco Rosa Piermattei aveva comunicato all’assise comunale nel corso della seduta del 29 aprile.
Sarà il prefetto Flavio Ferdani, insieme al sindaco Piermattei, il prossimo 28 novembre, a presiedere una cerimonia fortemente voluta dal comune, dalla stessa Prefettura e dall’Anpi, sezione “Capitano Salvatore Valerio”. Attesa la presenza delle massime cariche regionali, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni e delle scuole cittadine.
Attimi di paura nella prima mattinata di oggi, quando la terra è tornata a tremare. Un terremoto di magnitudine 5,7 con epicentro in mare, al largo della provincia di Pesaro-Urbino ha svegliato le Marche alle 7.07, seguito da altre scosse di minore intensità. Avvertita distintamente anche nella provincia di Macerata, soprattutto sulla fascia costiera, la scossa ha fatto scattare immediatamente la macchina dei controlli. Diversi i comuni che hanno deciso per la chiusura delle scuole, nonostante molti degli studenti fossero ormai pronti a recarsi a lezione. Nel frattempo sono in corso i sopralluoghi per accertare la sicurezza degli edifici pubblici e delle infrastrutture.
In questo contesto Macerata è stato tra i primi comuni a decidere per la chiusura degli istituti. Nel capoluogo oggi nessuna lezione, neanche all'università che ha fatto sapere di aver sospeso lezioni, esami e sessioni di laurea. «Abbiamo predisposto quattro squadre di tecnici - spiega il sindaco Sandro Parcaroli - che si stanno occupando dei sopralluoghi nelle scuole. Oggi gli istituti rimangono chiusi, da noi come in molti altri comuni del maceratese, soprattutto nella zona costiera. Siamo in costante collegamento e seguiamo l'evolversi della situazione. Sembra comunque che non ci siano stati danni».
«Una misura precauzionale». L'ha definita così il sindaco di Matelica, Massimo Baldini. Anche nella sua città è scattata l'ordinanza che ha rispedito a casa gli studenti. «Non ci sono danni, l'ordinanza è preventiva, per evitare problemi alla sicurezza. Molti genitori erano preoccupati e quindi abbiamo deciso di prestare loro ascolto. Stiamo effettuando i sopralluoghi con i tecnici, la situazione è sotto controllo».
Altri comuni in cui ai è deciso per lo stop alle lezioni sono Recanati, Porto Recanati, Morrovalle, Monte San Giusto, Montecassiano e Appignano. In provincia di Ancona, tra gli altri, Fabriano.
Tutti in aula invece a San Severino Marche. Il sindaco Rosa Piermattei ha comunque fatto sapere come la macchina dei tecnici comunali sia già in azione per individuare eventuali criticità: «La situazione è sotto controllo e le strutture scolastiche sono al sicuro. Molti studenti erano già in auto o in pullman per venire a scuola e, visto che la loro sicurezza non è a rischio, abbiamo deciso di tenere gli istituti aperti».
Anche a Camerino nessuna interruzione nel servizio scolastico, anche qui in corso gli accertamenti del caso. A San Ginesio, il sindaco Giuliano Ciabocco ha fatto sapere di «aver effettuato le verifiche subito dopo le scosse - informa -. Questa volta c'è stato solo un forte spavento, ma siamo stati fortunati. Nessun problema alle strutture scolastiche, per questo le lezioni si tengono regolarmente».
l.c.
In questo contesto Macerata è stato tra i primi comuni a decidere per la chiusura degli istituti. Nel capoluogo oggi nessuna lezione, neanche all'università che ha fatto sapere di aver sospeso lezioni, esami e sessioni di laurea. «Abbiamo predisposto quattro squadre di tecnici - spiega il sindaco Sandro Parcaroli - che si stanno occupando dei sopralluoghi nelle scuole. Oggi gli istituti rimangono chiusi, da noi come in molti altri comuni del maceratese, soprattutto nella zona costiera. Siamo in costante collegamento e seguiamo l'evolversi della situazione. Sembra comunque che non ci siano stati danni».
«Una misura precauzionale». L'ha definita così il sindaco di Matelica, Massimo Baldini. Anche nella sua città è scattata l'ordinanza che ha rispedito a casa gli studenti. «Non ci sono danni, l'ordinanza è preventiva, per evitare problemi alla sicurezza. Molti genitori erano preoccupati e quindi abbiamo deciso di prestare loro ascolto. Stiamo effettuando i sopralluoghi con i tecnici, la situazione è sotto controllo».
Altri comuni in cui ai è deciso per lo stop alle lezioni sono Recanati, Porto Recanati, Morrovalle, Monte San Giusto, Montecassiano e Appignano. In provincia di Ancona, tra gli altri, Fabriano.
Tutti in aula invece a San Severino Marche. Il sindaco Rosa Piermattei ha comunque fatto sapere come la macchina dei tecnici comunali sia già in azione per individuare eventuali criticità: «La situazione è sotto controllo e le strutture scolastiche sono al sicuro. Molti studenti erano già in auto o in pullman per venire a scuola e, visto che la loro sicurezza non è a rischio, abbiamo deciso di tenere gli istituti aperti».
Anche a Camerino nessuna interruzione nel servizio scolastico, anche qui in corso gli accertamenti del caso. A San Ginesio, il sindaco Giuliano Ciabocco ha fatto sapere di «aver effettuato le verifiche subito dopo le scosse - informa -. Questa volta c'è stato solo un forte spavento, ma siamo stati fortunati. Nessun problema alle strutture scolastiche, per questo le lezioni si tengono regolarmente».
l.c.
Il sindaco Piermattei incontra Legnini. Sullo sfondo un'ordinanza speciale per San Severino
07 Nov 2022
Il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, il sub Commissario, Gianluca Loffredo, e il dirigente del settore attuazione Ordinanze speciali dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, Giuseppe Laureti, nel corso di due riunioni operative hanno incontrato il sindaco Rosa Piermattei per definire ulteriori dettagli in vista dell’emissione di una Ordinanza speciale per la città di San Severino Marche.
“I due incontri, ospitati in Comune e in Prefettura – spiega il sindaco Piermattei – rappresentano un’ulteriore tappa di avvicinamento per un’Ordinanza speciale che sarà chiamata a dare risposta alla ricostruzione della Casa di riposo e alla sistemazione del Ponte dell’Intagliata, opera d’importanza strategica in tema di nuova viabilità che si ricollega alla realizzazione della bretella San Severino Marche – Tolentino”.
Il Commissario Legnini e la sua struttura hanno condiviso con il sindaco Piermattei e la struttura comunale le priorità anche sulla base del prossimo Piano delle opere pubbliche, che è in via di elaborazione, e del Programma di rigenerazione urbana e del Piano speciale per la ricostruzione, che prevedono altri importanti investimenti sul territorio.
Si è discusso anche di altre opere: l’ultimazione dei lavori all’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, quelli all’ex palestra Gil, al teatro Italia, al Duomo antico di Castello al Monte, al santuario della Madonna del Glorioso
“I due incontri, ospitati in Comune e in Prefettura – spiega il sindaco Piermattei – rappresentano un’ulteriore tappa di avvicinamento per un’Ordinanza speciale che sarà chiamata a dare risposta alla ricostruzione della Casa di riposo e alla sistemazione del Ponte dell’Intagliata, opera d’importanza strategica in tema di nuova viabilità che si ricollega alla realizzazione della bretella San Severino Marche – Tolentino”.
Il Commissario Legnini e la sua struttura hanno condiviso con il sindaco Piermattei e la struttura comunale le priorità anche sulla base del prossimo Piano delle opere pubbliche, che è in via di elaborazione, e del Programma di rigenerazione urbana e del Piano speciale per la ricostruzione, che prevedono altri importanti investimenti sul territorio.
Si è discusso anche di altre opere: l’ultimazione dei lavori all’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, quelli all’ex palestra Gil, al teatro Italia, al Duomo antico di Castello al Monte, al santuario della Madonna del Glorioso
Intervalliva San Severino-Tolentino, vanno avanti le indagini sul sito. Cantiere entro il 2024
04 Ago 2022
Poche le novità emerse dall’incontro sull’intervalliva San Severino-Tolentino. Il tavolo online a cui ha partecipato il sindaco della città settempedana, Rosa Piermattei, insieme ai tecnici dei due Comuni interessati, quelli della Quadrilatero e quelli della Provincia, è stato l’occasione per fare il punto sull’avanzamento delle indagini geologiche, idrologiche, ambientali e archeologiche nel sito su cui dovrà sorgere l’arteria. Il tema dell'infrastruttura destinata a collegare le valli del Potenza e del Chienti continua a infiammare la politica cittadina e a suscitare discussioni sulle tempistiche. Per questo l’incontro è stato fortemente voluto dal sindaco di San Severino.
Sul fronte delle procedure, la tabella di marcia sembra ormai essere ben definita: a ottobre, stando a quanto emerso dalla riunione delle scorse ore, verrà affidata la progettazione dell’opera. Saranno poi previsti 120 giorni per la consegna dell’elaborato progettuale definitivo. A inizio del 2023 è quindi previsto il successivo step per la discussione nelle Conferenze dei servizi. Come poi ricordato da Piermattei nel corso della seduta del consiglio comunale di settimana scorsa, «le fasi successive saranno conseguenti all’acquisizione dell’approvazione della progettazione definitiva dal Cipess prevista per il terzo trimestre 2023. Una volta completata la successiva fase di progettazione esecutiva – fa sapere il sindaco –, entro il 2024 saranno avviati i lavori da ultimare entro il 2028».
l.c.
Sul fronte delle procedure, la tabella di marcia sembra ormai essere ben definita: a ottobre, stando a quanto emerso dalla riunione delle scorse ore, verrà affidata la progettazione dell’opera. Saranno poi previsti 120 giorni per la consegna dell’elaborato progettuale definitivo. A inizio del 2023 è quindi previsto il successivo step per la discussione nelle Conferenze dei servizi. Come poi ricordato da Piermattei nel corso della seduta del consiglio comunale di settimana scorsa, «le fasi successive saranno conseguenti all’acquisizione dell’approvazione della progettazione definitiva dal Cipess prevista per il terzo trimestre 2023. Una volta completata la successiva fase di progettazione esecutiva – fa sapere il sindaco –, entro il 2024 saranno avviati i lavori da ultimare entro il 2028».
l.c.
Posti letto Covid all'ospedale di San Severino, il sindaco Piermattei pronto alla protesta
07 Lug 2022
“L’Asur sta lavorando alla riattivazione di posti letto Covid all’interno dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. Si tratta di una scelta sulla quale l’Amministrazione comunale ha avuto modo di esprimere fortissime perplessità. Come sindaco ho apertamente fatto presente all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, e al direttore generale dell’Asur Marche, dottoressa Nadia Storti, di non condividere assolutamente né i tempi né, ancora una volta, i modi”.
Così il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, anticipa in una nota la netta contrarietà e si dichiara pronta a protestare, a nome di tutta la comunità settempedana, contro quello che insieme all’assessore comunale alla Sanità, Jacopo Orlandani, il sindaco definisce “l’ennesimo atto di forza da parte di chi dovrebbe ascoltare i territori”.
Una decisione, quella dell’Asur, che non è stata ancora resa nota pubblicamente ma che, secondo Piermattei, “sarà quasi sicuramente come sempre calata dall’alto. Il nostro sarebbe il primo ed unico nosocomio – spiega il sindaco – a aprire un reparto Covid in tutta l’Area Vasta 3 quando a Civitanova Marche, ad esempio, ancora esiste un Covid Hospital che però resterebbe chiuso. Il nostro ospedale non può essere sfruttato solo nel momento del bisogno se ci sono strutture deputate, ad esempio, all’emergenza Covid. Già abbiamo dato la nostra disponibilità una prima volta, come era giusto perché ci trovavamo in una emergenza di tutt’altra portata, mettendo a disposizione posti letto ma poi, va ricordato, il Covid è entrato in tutta la struttura e ne abbiamo pagato le conseguenze. Non sono stati fatti investimenti, negli ultimi mesi, che garantirebbero i percorsi sporco pulito e questo risulta grave e preoccupante. La sanità regionale ha già più di un conto in sospeso con il nostro territorio – ricorda ancora la Piermattei, che elenca una serie di situazioni – Aspettiamo che sia nominata un pediatra che rimpiazzi una professionista andata in pensione: al momento ci sono più di 400 bambini senza un medico loro dedicato. Attendiamo che si proceda al potenziamento sia dell’oculistica che della week surgery. Nonostante le promesse dopo il pensionamento della Ferretti non è stato ancora aperto lo Iom, il 118 registra la carenza di dottori e infermieri. Il nostro primo punto di intervento, nonostante abbia più accessi di altre strutture ospedaliere con il pronto soccorso, è carente di specialisti. E ancora, in radiologia ci sono macchinari che attendono da tempo di essere sostituiti. Per l’Hospice si è in attesa di nomina di un primario, attualmente sono stati dati 6 mesi di proroga al dottor Giorgetti che è andato in pensione. I locali del Cup risultano chiusi addirittura dai primi giorni dell'emergenza terremoto 2016 e non sono stati mai ripristinati. Concludo, ma non che l’argomento abbia meno importanza – sottolinea il primo cittadino settempedano – ricordando che la Determina dirigenziale Asur Marche 742 del 31/12/2019 con la quale sono state declassate tre Unità dipartimentali semplici deve ancora essere revocata e al momento risulta ancora solo sospesa”.
L’azione di protesta sarebbe solo all’inizio. Il sindaco Piermattei, infatti, spiega ancora: “Nei prossimi giorni incontreremo i comitati e le associazioni settempedane e non, per valutare insieme la situazione dell’ospedale Bartolomeo Eustachio”.
Così il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, anticipa in una nota la netta contrarietà e si dichiara pronta a protestare, a nome di tutta la comunità settempedana, contro quello che insieme all’assessore comunale alla Sanità, Jacopo Orlandani, il sindaco definisce “l’ennesimo atto di forza da parte di chi dovrebbe ascoltare i territori”.
Una decisione, quella dell’Asur, che non è stata ancora resa nota pubblicamente ma che, secondo Piermattei, “sarà quasi sicuramente come sempre calata dall’alto. Il nostro sarebbe il primo ed unico nosocomio – spiega il sindaco – a aprire un reparto Covid in tutta l’Area Vasta 3 quando a Civitanova Marche, ad esempio, ancora esiste un Covid Hospital che però resterebbe chiuso. Il nostro ospedale non può essere sfruttato solo nel momento del bisogno se ci sono strutture deputate, ad esempio, all’emergenza Covid. Già abbiamo dato la nostra disponibilità una prima volta, come era giusto perché ci trovavamo in una emergenza di tutt’altra portata, mettendo a disposizione posti letto ma poi, va ricordato, il Covid è entrato in tutta la struttura e ne abbiamo pagato le conseguenze. Non sono stati fatti investimenti, negli ultimi mesi, che garantirebbero i percorsi sporco pulito e questo risulta grave e preoccupante. La sanità regionale ha già più di un conto in sospeso con il nostro territorio – ricorda ancora la Piermattei, che elenca una serie di situazioni – Aspettiamo che sia nominata un pediatra che rimpiazzi una professionista andata in pensione: al momento ci sono più di 400 bambini senza un medico loro dedicato. Attendiamo che si proceda al potenziamento sia dell’oculistica che della week surgery. Nonostante le promesse dopo il pensionamento della Ferretti non è stato ancora aperto lo Iom, il 118 registra la carenza di dottori e infermieri. Il nostro primo punto di intervento, nonostante abbia più accessi di altre strutture ospedaliere con il pronto soccorso, è carente di specialisti. E ancora, in radiologia ci sono macchinari che attendono da tempo di essere sostituiti. Per l’Hospice si è in attesa di nomina di un primario, attualmente sono stati dati 6 mesi di proroga al dottor Giorgetti che è andato in pensione. I locali del Cup risultano chiusi addirittura dai primi giorni dell'emergenza terremoto 2016 e non sono stati mai ripristinati. Concludo, ma non che l’argomento abbia meno importanza – sottolinea il primo cittadino settempedano – ricordando che la Determina dirigenziale Asur Marche 742 del 31/12/2019 con la quale sono state declassate tre Unità dipartimentali semplici deve ancora essere revocata e al momento risulta ancora solo sospesa”.
L’azione di protesta sarebbe solo all’inizio. Il sindaco Piermattei, infatti, spiega ancora: “Nei prossimi giorni incontreremo i comitati e le associazioni settempedane e non, per valutare insieme la situazione dell’ospedale Bartolomeo Eustachio”.